Counseling relazionale
COUNSELING RELAZIONALE
con Aurora Patacchia
Il Counseling relazionale ( Consulenza sulle relazioni con gli altri) è una branca specialistica del Counseling, che si interessa in modo particolare dei problemi che riguardano la comunicazione e la relazione interpersonale con gli altri. In particolare si occupa di incomprensioni e crisi nei rapporti di coppia, rapporti difficili tra genitori e figli, difficoltà tra insegnanti e allievi, problemi nelle relazioni sul lavoro, conflitti con i superiori o con i colleghi. Ci parla delle difficoltà di comunicare le proprie emozioni agli altri nel mondo privato ma anche in quello sociale e professionale , che sfocia nella difficoltà di mediare e costruire rapporti armonici.
Il counseling relazionale non è una forma di terapia ( medica o psicologica) o di sostegno psicologico, ma è attività finalizzata ad aiutare le persone a risolvere problematiche di carattere comunicativo-relazionale, a migliorare la capacità di comunicare, di stabilire una relazione positiva ed emozionalmente armonica con gli altri, di gestire e superare costruttivamente i conflitti interpersonali.
E’ un intervento che utilizza varie metodologie mutuate da diversi orientamenti teorici .
Nel counseling relazionale la relazione di aiuto si attua attraverso l’ascolto attivo della persona, l’accettazione incondizionata, il colloquio empatico, una comunicazione efficace e mirata ad aiutare l’altro a trovare la soluzione dei propri problemi, il superamento dei conflitti, la gestione e comunicazione adeguata delle proprie emozioni.
Il Counselor agisce sempre nel “qui ed ora”, nella situazione reale e temporale che il cliente che si rivolge a lui sta vivendo. Il counseling relazionale aiuta l’individuo nella realizzazione del proprio progetto di vita che si attua attraverso la consapeVolezza di sé e delle proprie risorse interiori, l’autodeterminazione e la libertà di scelta, la capacità di cambiare e trasformare sé e le relazioni interpersonali
Nella vita di ognuno capita di attraversare momenti difficili, caratterizzati per lo più da una così detta “fase di transizione” ovvero da un cambiamento : personale, scolastico, amicale, familiare, professionale etc, seguito spesso da una “fase di empasse” dalla quale non sappiamo uscire da soli. Capita anche di non riuscire a relazionarsi in modo efficace, ad esprimere le proprie emozioni, a costruire rapporti armonici.
In queste situazioni il ruolo del counselor è in primo luogo basato sull’ascolto, per comprendere la natura del problema, le esigenze delle persone in esso coinvolte, e le varie interazioni e relazioni con l’ ambiente socioculturale in cui esse vivono. Dopo aver aiutato il cliente a centrare il problema, il counselor punterà a facilitare la soluzione del problema non tanto fornendo soluzioni preconfezionate dall’alto, bensì stimolando quelle capacità di autoconsapevolezza, reframing e creatività che mettano la persona in grado di pervenire autonomamente alle possibile soluzioni.
Il counselor non dà consigli, non offre soluzioni e non indica scorciatoie, ma accompagna verso mete e obiettivi che ogni persona ha già stabilito, e aiuta a far sì che ognuno possa dare il meglio di se stesso nella vita privata, nella scuola, nel lavoro, nei rapporti di coppia e familiari. Il counseling relazionale diventa così soprattutto un percorso formativo ed evolutivo di crescita e di responsabilizzazione, di maturazione durante il quale siamo seguiti da un professionista, il counselor, che ci accompagna alla scoperta di noi e di un futuro diverso.
Il counseling relazionale si rivolge al singolo, alle famiglie ed a gruppi ed istituzioni. Può essere applicato in vari ambiti, quali privato, sociale, scolastico, sanitario, aziendale.
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